Costa: è mancato Mario Sirtori, titolare dell’azienda tessile di Via Clonmel

È il momento del dolore a Costa Masnaga dove, nella serata di ieri, venerdì 3 maggio è venuto a mancare Mario Sirtori, imprenditore e titolare dell’azienda da lui fondata, che porta il suo nome.
La sua attività come capitan d’impresa comincia a metà degli anni Cinquanta quando aveva cominciato, in giovane età, a lavorare nel settore tessile: aveva acquisito pochi telai lavorando prima in paese, poi si era spostato a Rogeno fino a tornare nel paese natio: la sua voglia imprenditoriale, di creare qualcosa di grande e di farsi un nome nel settore, lo ha portato a fondare, nel 1955, l’azienda Mario Sirtori SpA con sede in Via Clonmel, dove si trova ancora oggi occupando un centinaio di persone, tra lavoratori e personale impiegatizio.
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L’impresa guidata da Mario Sirtori si è distinta sia nel panorama nazionale ma anche all’estero dove era attiva soprattutto nel settore automotive (per la fabbricazione dei tessuti interni alle auto) e dell’arredamento. L’azienda ha avuto una costante presenza alle fiere internazionali dove si è fatta un nome per la qualità e le novità che proponeva sempre.
A Nibionno aveva fondato un’altra sede dell’azienda operante nel settore settile.
La sua presenza in azienda era costante, sia durante l’intera vita lavorativa sia dopo, quando aveva ormai lasciato la guida al figlio Giulio. Tuttavia, continuava a frequentare la società e fino a dieci giorni prima di mancare, aveva voluto andare in azienda. In quell’azienda che ha rappresentato la sua intera vita, professionale e familiare.
Mario Sirtori era un grande appassionato di cavalli: era stato tra i fondatori del Polo Club La Poncia, l’ippodromo al confine tra Molteno e Annone Brianza. In frazione Brasxesco aveva creato la sua fattoria, con un allevamento di cavalli dove questi potevano soggiornare, in un luogo sicuro, con palificazioni e recinzione.
Non solo l’impegno come imprenditore, ma anche per la comunità: si ricorda il suo contributo durante l’edificazione del nuovo oratorio e, durante il Covid, per l’importante sostegno economico alle famiglie in difficoltà. Una partecipazione attiva alla vita sociale del paese, sebbene non avesse mai amato i riflettori.
L’uomo che la comunità piange in queste ore aveva 92 anni. Lascia la moglie Livia, la figlia Elena e il figlio Giulio, la nuora, due nipoti e un’azienda nel pieno splendore.
La cerimonia funebre si terrà lunedì 6 maggio alle 15 nella chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta.
Come da sua volontà, la camera ardente si trova presso la sua azienda, con orari precisi per chi vuole dare lui l’ultimo saluto: dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 18.
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M.Mau.
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