Valaperta: restauro per la tela raffigurante San Carlo conservata nella chiesa parrocchiale

Il quadro raffigurante San Carlo ''è tornato a casa'', nella parrocchia di Valaperta, al termine dei previsti lavori di restauro. Ad informare i fedeli, la nota pubblicata sull'ultimo numero dell'informatore della comunità pastorale casatese, Koinonia. 
La notizia ci ha fornito lo spunto per approfondire (grazie all'aiuto di Angelo Galbusera) la storia dell'opera e più in generale delle altre interessanti testimonianze artistiche che si trovano all'interno dell'edificio di Via Dante. Entrando nella chiesa di San Carlo infatti, si nota immediatamente che i fedeli - sia nella parte centrale che in quelle laterali - hanno la piena visione dell’altare.
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L'interno della chiesa parrocchiale di San Carlo a Valaperta

Si colgono immediatamente i tre affreschi, opera del pittore Bogani. Innanzitutto quello grande e centrale della Resurrezione: qui l’occhio attento dell’osservatore coglie che, fra il volto del Risorto e la sua spalla destra, c’è il volto di Gesù Crocifisso, a significare che dietro ogni resurrezione, vi è una croce. A sinistra dell’affresco della Resurrezione, c’è l’affresco del Battesimo di Gesù e a destra quello di Gesù con i discepoli di Emmaus.
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Si nota poi un mix di arte moderna e antiche tele nella chiesa: la preziosa via crucis lignea che adorna le pareti laterali e sulla destra l’altare della Madonna, con  statua lignea, opere dello scultore Möroder di Ortisei. Sulle pareti della navata centrale, sopra la via crucis, vi sono diverse tele, di varie dimensioni, provenienti dalle antiche chiesette di S. Carlo sulla collinetta di Rimoldo e della Madonna della Neve a Valaperta, a lato della strada che va verso Lomagna. 
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Il dipinto che ritrae San Carlo, recentemente restaurato

Tornando al cuore del nostro articolo, l’antico dipinto che è stato recentemente restaurato è quello di San Carlo, collocato dal 1968 sull’altare di sinistra della chiesa parrocchiale e proveniente dall’antica chiesa di Rimoldo, dedicata allo stesso santo, restaurata anch’essa qualche anno fa grazie al contributo di una persona generosa ed anonima. L'antica tela - come si legge sul volume  "La chiesa dei Santi Faustino e Giovita e il Venerato Crocifisso di Maresso" di Italo Allegri - era collocata sopra l’altare centrale, ma quando Rimoldo e Valaperta divennero nuova Parrocchia, staccandosi da Maresso nel settembre 1963 (clicca QUI per leggere la storia), la chiesetta di Rimoldo divenne provvisoriamente punto di riferimento per i fedeli della frazione casatese.
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Essa risultava legata alla famiglia Pallavicini, proprietaria del bel palazzo - abbattuto nel 1977 - situato appunto accanto all'edificio religioso. Un sito ricco di statue di personaggi biblici e di affreschi e di un bel giardino all’italiana, collegato appunto alla chiesetta, alla quale aveva accesso diretto.
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A seguire, quando si costruì l’attuale struttura dedicata a San Carlo (in Via Dante), consacrata dal cardinal Giovanni Colombo nel 1968, il quadro venne trasferito all’altare laterale di sinistra della nuova chiesa, dove si trova tutt'ora. Un elemento che unisce la storia passata a quella più recente della comunità religiosa di Valaperta e che omaggia appunto la figura del santo; morto il 3 novembre 1584, San Carlo è stato proclamato beato nel 1602 e canonizzato il 1° novembre 1610. 
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G.C.
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